MV, 25 anni guardando al futuro

Il cantiere partenopeo festeggia presentando i nuovi progetti

di Carlo Zazzera

Dopo un quarto di secolo il cantiere MV, nato come Motonautica Vesuviana, può tracciare un bilancio delle sue attività. Lo ha fatto nel corso di un incontro durante il quale sono stati svelati i progetti del futuro che porteranno l’azienda a essere sempre più un punto di riferimento della nautica italiana anche all’estero.

Mito 40

Il primo progetto, già in fase di lavorazione, è il Mito 40, nuovo modello della serie più apprezzata all’estero, che presenterà alcune novità di particolare interesse. Il progetto prevede una doppia dinette a poppa e a prua, con l’area di prua che si potrà muovere con un sistema elettrico così come avviene già abitualmente nelle aree di poppa. Il progetto deriva da quello del 31, con il doppio redan sulla carina, un generatore a bordo e una larghezza che sarà il top per la categoria. Il primo modello sarà svelato al salone di Cannes a settembre e sarà motorizzato con un fuoribordo Mercury, in attesa di vedere anche la versione entrofuoribordo.

Il gommone con i foil

Grande curiosità ha destato anche l’avveniristico progetto del gommone Hydrofoil, un 31 piedi assolutamente innovativo: “Avrà una carena dotata di foil retrattili – ha spiegato l’ingegnere Raffaele Di Donna che sta portando avanti la fase progettuale -. Queste appendici consentono di ridurre fino al 42% le resistenze dello scafo in acqua con una considerevole riduzione dei consumi e un ridotto inquinamento dell’ambiente. Questa innovazione rende possibile l’utilizzo di motori elettrici o ibridi come già avviene nel settore automotive. Infatti prevediamo di utilizzare un entrobordo ibrido con una forte autonomia della parte elettrica e che potrà raggiungere anche i 50 nodi di velocità. Naturalmente un progetto simile ha bisogno di tempi lunghi tra progetti, simulazioni, costruzione del prototipo prima di arrivare alla versione definitiva. Puntiamo a realizzarne uno nell’arco di due-tre anni, sarebbe già un successo”.

Il nuovo stabilimento

Il successo del cantiere ha portato il suo fondatore, l’ingegnere Vincenzo Nappo, a tentare di realizzare un’ulteriore svolta. È stato acquistato un terreno che si estende per oltre 8.000 mq a Striano, dove sarà realizzato un nuovo stabilimento produttivo: “Abbiamo le idee chiare – sottolinea il fondatore di MV Marine – ora siamo in cerca di partner che ci aiutino a renderle concrete. Il comparto in generale, lo dico da consigliere di Ucina Confindustria, ha infatti bisogno dell’aiuto delle istituzioni, che ove possibile hanno il compito di dare supporto ai progetti validi e innovativi”.

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