C-TYPE CONTINUATION: FATTA A MANO PER POCHI

220 CV, PROPULSORE 3.4 6 CILINDRI IN LINEA

Non è un “Restomode”, il rifacimento di un’auto d’epoca, che però, sotto al cofano, monta un motore da paura. Questa è l’esatta copia, di quella splendida Jaguar, presentata nel 1951 e vincitrice di Le Mans anche nel 1953, al secolo, la C-type, auto che, oltre ad essere forgiata seguendo, per la prima volta, schemi aerodinamici di tipo aerospaziale, fu anche la prima auto, nelle successive evoluzioni, a montare i freni a disco. Ora la Jaguar, come è già stato fatto da qualche altro inossidabile “Brand Premium”, ha deciso di rifarne alcuni esemplari, utilizzando tecnologia CAD 3D, con l’aggiunta di qualche materiale più moderno, ma riproducendoli esattamente come l’originale. L’auto, sotto al cofano, montava un 6 cilindri in linea, di 3,4 litri, capace di ben 220 Cv, davvero tanti per l’epoca (non sono pochi neanche adesso). Se tra i lettori, c’è qualche potenziale cliente, può personalizzarsi l’auto, con uno specifico configuratore, che troverà su questo sito: www.classicvisualiser.jaguar.com. La “C-type Continuation”, prima della commercializzazione è stata sottoposta ad un severo test di durata, guada caso proprio di 1.000 miglia. Il debutto ufficiale è previsto per domani 3 settembre, in occasione del Concours of Elegance, che si terrà all’Hampton Court Palace, nella sua patria d’origine, l’Inghilterra.

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