Doppio esordio per il Tuccoli T210VM con motorizzazione Suzuki

Un concentrato di attenzioni per il pescatore. Costruzione, finiture e accessori da top di gamma racchiuse in 6,80 metri di lunghezza. Con il vantaggio di un prezzo da entry level per il più nuovo tra i fisherman che nascono nello storico cantiere di Collesalvetti. Suzuki DF175AP e DF250 i fuoribordo che motorizzano le due imbarcazioni appena lanciate sul mercato.

Duplice esordio per il Tuccoli T210VM. Il suo debutto ufficiale è avvenuto con due esemplari motorizzati con fuoribordo Suzuki, che dimostrano due delle molte combinazioni di finitura e accessori del più compatto tra i fisherman che nascono nel cantiere livornese.

I primi due modelli, varati e testati a Livorno dalla stampa specializzata, sono stati motorizzati con due propulsori di diversa potenza:

Suzuki DF175AP drive-by-wire con comandi elettronici, un’unità termica 4 tempi con 4 cilindri in linea da 2.867 cc., definita dal costruttore giapponese di tipo “Big Block”, in virtù della sua grande cilindrata, che proprio grazie alla cubatura cospicua, dispone di un rapporto di compressione elevato, di 10,2:1, che assicura valori di coppia superiori, soprattutto ai bassi e medi regimi, con accelerazioni mozzafiato;

Suzuki DF250, con comandi meccanici, un fuoribordo dalla potenza adrenalinica, che sotto la calandra cela un potente motore a 6 cilindri a V da 55°, con una cilindrata totale di 3.614 cc, doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro.

A dimostrazione di come questa imbarcazione possa essere declinata in diversi allestimenti e diversa scelta di potenza installabile.

Il nuovo fisherman Tuccoli, T210VM ha una lunghezza complessiva di 6,80 metri e una larghezza di 2,55 metri. Il tutto contenuto in un peso di 1800 kg.

Per adattare la carena di questo T210VM, derivata dalla storica Tuccoli T21 Moby Dick, alla motorizzazione fuoribordo il cantiere livornese ha deciso di allungarla. Questo ha consentito di avere sufficiente volume per dare la spinta idrostatica addizionale a poppa, contenendo la lunghezza ad una misura inferiore a quanto sarebbe stato necessario utilizzando un bracket. In questo modo è stato possibile mantenere la lunghezza dello scafo entro i 7 metri e poter utilizzare i posti barca di categoria inferiore, risparmiando anche sui costi di gestione.

Nonostante le dimensioni compatte è stata realizzata una superficie calpestabile di 13,5 metri quadrati, dove, ad esempio, i pescatori possono agire anche in gruppo senza essere di reciproco ostacolo.

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