Milano AutoClassica: si riparte dalla passione

Si è concluso alla Fiera Milano (Rho) il primo appuntamento europeo post lockdown con tutto il meglio dell’automobilismo classico e sportivo. La kermesse è un evento attesissimo dagli amanti delle auto storiche e moderne; è il Salone più amato e seguito da tutti gli appassionati e anche nell’edizione 2020 si è confermato come punto di riferimento sia per il pubblico sia per le case produttrici (testi e foto di Camilla Moncada).

Come ogni anno Milano AutoClassica elegge tre “regine”. Per questa decima edizione il privilegio è toccato a tre auto uniche, maestose e superbe: Maserati 250 S/F del 1954; Ermini 357s del 1955; Osca MT4 del 1952.  

Ampio spazio per i marchi più prestigiosi quali Alpine Cars, Bentley, BMW Italia, Lamborghini Milano, Mazda, McLaren, Musei Ferrari, Pagani e Porsche che, su una superficie di 50mila metri quadrati, hanno presentato le loro anteprime nazionali. 

Alpine Cars: espone per la prima volta assoluta la nuova Alpine A110 S  2020 edizione limitata, tributo alla sua progenitrice che ha fatto la storia della casa Francese.

Bentley sfoggia con tre modelli sfarzosi: Continental Gtc V8, Bentayga V8 First Edition e Flying Spur W12 First Edition.  

Lamborghini nel suo stand impressiona con 5 esemplari unici: Lamborghini Urus, Lamborghini Huracán Evo Rwd Spyder, Lamborghini Huracán Evo Coupè e la storica granturismo, Lamborghini 400 GT (1966). 

McLaren mette in bella vista, invece, tre  auto esclusive come la GT, la 720S Coupé e la 600LT Spider. In Fiera Pagani cattura gli sguardi con le sue più celebri ed esclusive hypercar.

Zonda Roadster S: presentata nel 2003,  mantiene l’esemplare rigidezza torsionale e flessionale della versione coupè, la più grande sfida di ogni decappottabile dal momento che il tetto include solitamente il roll-bar, componente fondamentale per la struttura del veicolo. Per ottenere questo risultato, il telaio è stato riprogettato e utilizzato un nuovo metodo di laminazione del carbonio. Huayra Roadster: la bellezza pura in tutte le forme e superfici; è un tributo open-air al Dio del Vento. Quasi completamente a vista, con ogni componente visibile all’interno della magnifica vetrina del cofano. Porsi un obiettivo del genere ha significato curare ogni minimo dettaglio, per seguire quell’ideale di bellezza e cura di ogni particolare che fa parte della filosofia Pagani fin dal principio. Huayra Roadster è in assoluto la prima Roadster ad essere più leggera della propria versione coupé: attraverso la completa revisione dei componenti, lo sviluppo di nuove formule di compositi tra cui il carbo- triax hp52 combinato al carbtitanio, il Team è stato in grado di ridurre il peso originale di 80 kg e di raggiungere il 52% in più di rigidezza. Un risultato incredibile per un traguardo così ambizioso.

Spettacolare scenografico lo stand Porsche dove la storia incontra il futuro. Le più celebri auto del marchio tedesco (356 SC Coupé del 1964, 930 Turbo Cabrio del 1988, Speedster 3200 Turbo Look) circondavano come in un abbraccio la neonata Taycan, prima super sportiva a zero emissioni.

Milano AutoClassica racconta anche la storia del rally con una sezione dedicata “nati per correre” riportando a vivere le vecchie glorie del passato: Lancia delta integrale guidata da Carlos Sainz, padre del prossimo pilota Ferrari in F1; Lancia 037e Lancia Stratos.

Tre grandi anniversari hanno caratterizzato l’evento: i 90 anni del designer italiano Pininfarina, omaggiato con l’esposizione di 13 automobili che rappresentano il passato, il presente e il futuro del suo stile; il centenario di Mazda tributato con una limited edition del modello mx-5. Degno di nota anche il 35° anniversario del modello 75 di Alfa Romeo, che ha esposto tutte le varianti dalla prima serie passando per Quadrifoglio, Indy, Turbo America ed Evoluzione.

Non sono mancati i momenti dedicati allo spettacolo con i raduni, concorsi e la  possibilità di cimentarsi alla guida di una Ferrari F1, ovviamente utilizzando un simulatore.

Infine, merita una citazione il padiglione 22, destinato alla compravendita fatta direttamente dai privati o da concessionari, e ricco di ricambi, accessori, libri e altri oggetti legati ai veicoli classici. L’edizione 2020 ha soddisfatto sicuramente le aspettative, con un grande spettacolo ed intrattenimento che ha coinvolto pubblico di tutti i generi e dimostrato ancora una volta che la passione per l’auto non ha età.

Non solo esposizioni. La decima edizione di Milano AutoClassica verrà ricordata anche per l’articolato calendario di raduni durante il fine settimana, a partire dal Club Bmw Z3 e Peugeot Italian Friends che hanno esibito i propri mezzi sin dalla mattina, per passare poi al primo dei due raduni organizzato dal Museo Fratelli Cozzi in collaborazione con CMAE – Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca e Ruoteclassiche. Gli iscritti si sono ritrovati al Museo di Legnano con circa sessanta vetture, di cui una quarantina di proprietà dei soci CMAE, dieci equipaggi iscritti a nome del Museo e dieci equipaggi iscritti da Ruoteclassiche e scelti tra i propri lettori.

Il mensile Ruoteclassiche con “100 Mazda per 100 Anni” ha celebrato il Centenario della Casa giapponese schierando ben 100 vetture in un’area dedicata all’esterno del Padiglione 24 e premiando dieci categorie. Nonna Mazda, la più anziana del gruppo; Mazda Style, la personalizzazione più apprezzata; Alte percorrenze, la più in forma tra le più chilometrate; Sì viaggiare… l’esemplare che arriva da più lontano; Trovane un’altra!, la versione più rara; Come nuova, l’esemplare con minore chilometraggio originale; Rotary club, la migliore Wankel in esposizione; Premio Ruoteclassiche, la preferita della redazione; Alta fedeltà, la preferita di Mazda Italia; Best of show, la più votata dal pubblico o la prescelta dalla giuria.

Nello stand ACI. Interessante l’incontro dedicato al Mini Owners Club – International Mini Meeting 2021: Festival internazionale MINI. A seguire Le Auto nel Cinema ha raccotato di un’ amore a prima vista curato dal Magazine ACI “l’Automobile” con relatori Alessandro Marchetti Tricamo (direttore del magazine) e Massimo Tiberi ( giornalista storico del cinema). Il marchio del Biscione è stato esposto con ben tre appuntamenti: l’Alfa Romeo e i suoi pezzi unici; I 35 anni di storia dell’ ALFA 75; la proiezione del documentario “Alfa Romeo – Una tradizione che continua” (ore 15.30). E ancora la Coppa Milano Sanremo a cura dell’Automobile Club di Milano e, a conclusione, le premiazione dei raduni di Ruoteclassiche e Youngtimer. Nella giornata di domenica è stata celebrata la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca e lo stand ASI- Automotoclub Storico Italiano si è collegato in diretta streaming con gli eventi dei club organizzati in tutta Italia. Sempre nell’ospitalità di ASI, spazio anche per i corsi di restauro.

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