MEGANE E-TECH ELECTRIC: QUALITA’ AL TOP

130 E 160 CV, BATTERIE DA 40 E 60 KWH

Siamo in zona langhe, diretti verso il castello di Barolo, peccato che dobbiamo guidare (ci rifaremo a cena). L’auto si guida che è un piacere, stiamo parlando della nuova Megane E-tech Electric, con il motore da 160 kW e la batteria da 60 kWh. Ricordiamo che la Megan, in 26 anni di onorato servizio, ha venduto ben 1.700.000 unità. Della parente endotermica, però, questa elettrica mantiene soltanto il nome, infatti nasce sulla nuovissima piattaforma CMF-EV, dell’alleanza, che darà vita almeno ad altri 15 modelli e che ha consentito di limare peso e mantenere un assetto da auto termica. Le batterie, infatti: pesano, sono ingombranti e, se non ben posizionate, danno luogo a fastidiosissimi trasferimenti di carico, che mandano la macchina un po’ dappertutto e la rendono ingovernabile, ma andiamo per ordine. Le dimensioni sono azzeccatissime: con 4,2 metri di lunghezza, questo compattissimo e sportivissimo Suv, mantiene un bagagliaio, che va dai 440 ai 1.332 litri, più c’è il vano portacavi da 32 litri, che non toglie spazio. L’auto, fin dal primo approccio, trasuda qualità da tutti i pori, impressione poi confermata quando si entra. Gli interni sono, a dir poco “premium”, con: inserti in stoffa, platiche morbidissime e sedili ben fatti e contenitivi. La strumentazione è racchiusa in un display digitale da 12,3”, poi c’è quello centrale da 12 pollici. Ci sono ancora un po’ di pulsanti, ma tutto, o quasi, si comanda tramite l’assistente Google, a voce. Le ultime evoluzioni dei vari sistemi Renault, hanno trasformato quest’auto in una delle più avanzate e godibili, del momento. Tutto è semplice, di facile comprensione e l’app My Renault ti consente di: programmare la preclimatizzazione, le ricariche, i tagliandi e tanto altro. La navigazione, che riporta le mappe, volendo, anche sul display della strumentazione, si prende cura del viaggio e ti organizza le tappe di ricarica. In quanto ad Adas, se ne contano 26, con tante novità: il cruise control ad esempio, oltre a gestire la distanza impostata con il veicolo che precede, tiene anche conto dei dati della navigazione e regola la velocità di conseguenza (prevede l’arrivo a incroci, rotonde ecc); c’è anche il sistema di frenata automatica d’emergenza, che funziona in retromarcia, tra 3 e 10 km/h (vede anche i pedoni) ed il sistema di sicurezza, per l’apertura delle porte posteriori. Due le motorizzazioni, da 130 e 220 (218 per la precisione) Cv: la meno potente è accoppiata ad una batteria da 40 kWh, per 300 km di autonomia, la più potente ha una batteria da 60 kWh e l’autonomia sale a 450 Km. Poi, solo per l’utenza professionale, ci sono degli allestimenti, che accoppiano il 130 Cv alla batteria più grossa e qui si parla di autonomie di circa 470 km. Il pacco batterie è alto appena 11 cm e spalmato in basso, sotto al pianale. Noi abbiamo testato a dovere la più potente, nell’allestimento al top, la Iconic, programmata anche con una simpatica routine di benvenuto: quando ti avvicini, l’auto legge le chiavi ed iniziano a lampeggiare i fari, poi si apre la maniglia, altrimenti chiusa a filo con la carrozzeria e, col buio, si vede anche la proiezione, a terra, della nuova losanga Renault. Internamente, poi, il sistema regola l’illuminazione, seguendo i ritmi circadiani, per farti stare al meglio. Possiamo affermare con totale sincerità, che quest’auto, nel suo range di potenza, a nostro avviso, al momento non ha rivali. Va davvero bene: il sistema multilink posteriore la incolla a terra, lo sterzo è diretto e l’assetto non ti fa venire il mal di mare. L’accelerazione è da 7,5 secondi sullo 0-100, con una partenza bruciante, come su tutte le elettriche. Abbiamo percorso più di 170 km, senza risparmiarci, su tornati e tratte autostradali (un vero massacro per un’elettrica) ed alla fine avevamo ancora più di metà pacco batteria. Il volante è pieno di funzioni ed ha anche il pulsantino del My Sense, che ti consente di settare la risposta dell’auto, in modalità più o meno sportiva ed anche personalizzabile. Poi ci sono i classici paddles, che servono per selezionare i 4 livelli di frenata rigenerativa (i freni si toccano solo per un arresto completo). Parliamo di ricariche: di serie, le 40 ricaricano fino a 22 kWh e, con una wallbox o sistema analogo, da 7,4 kW, fanno il pieno in circa 6 ore e mezza, con una trifase, sempre da 22 kW, in un paio d’ore; le 60 kW caricano fino a 130 kW, nel qual caso, ci mettono poco più di un’ora. Tre gli allestimenti: Equilibre, Techno ed Iconic ed i prezzi, bonus esclusi, vanno dai 37.100 ai 47.700 euro.

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