L’importanza di gonfiare gli pneumatici

Il 52% degli automobilisti italiani non gonfia gli pneumatici. Questo è il dato medio, preoccupante, che conferma quanto gli italiani siano poco sensibili nel considerare l’importanza di tenerli sempre nella giusta pressione.

Perché è importante gonfiare le gomme? Innanzitutto incominciamo a dire che gli pneumatici vivono d’aria. Anche lo pneumatico migliore e più performante, se non è adeguatamente gonfiato, il tutto a discapito del comportamento e delle prestazioni del veicolo. Ad esempio, peggiorerà la tenuta di strada, si allungherà lo spazio di frenata. In pratica, il veicolo sarà meno sicuro.

In fase di controllo è più facile trovare un sotto-gonfiaggio rispetto ad un gonfiaggio eccessivo. Questo perché un calo di pressione nel tempo è del tutto naturale, data la permeabilità del materiale gomma. Fenomeno che può essere accelerato da numerosi fattori, come ad esempio le condizioni climatiche.

Uno pneumatico sotto-gonfiato si può surriscaldare eccessivamente, in funzione della velocità del veicolo e del carico, a maggior ragione, nei mesi estivi quando anche le temperature esterne sono roventi. Il surriscaldamento può determinare un degrado precoce dei materiali con cui è realizzata la gomma che, se protratto nel tempo, arriva anche a causare un cedimento strutturale dando luogo a uno scoppio; magari ad alte velocità, con i rischi conseguenti per l’incolumità dell’automobilista.

In caso di sotto-gonfiaggio elevato, lo pneumatico non è più in grado di reggere il carico, dato dal peso del veicolo, dei passeggeri e dei bagagli. La sua struttura portante, lavorando a flessione, si indebolisce fino a giungere al cedimento. Con gomme sgonfie si accentua inoltre il rischio di possibili lesioni, tagli, rigonfiamenti, determinati da urti accidentali contro una buca o un marciapiede. Infine, con gomme sgonfie si registrano usure più rapide e irregolari dello pneumatico, con l’inevitabile conseguenza di dover sostituire le gomme in anticipo rispetto alla sua durabilità dichiarata dal costruttore. 

Un consiglio? Farsi controllare gli pneumatici a freddo, da gommisti specialisti prima delle partenze estive con vettura priva di passeggeri e bagagli.

Ma dove si trovano le indicazioni per un corretto gonfiaggio? Le pressioni di gonfiaggio corrette, sono riportate sul libretto di uso e manutenzione del veicolo e molto spesso sono differenti in funzione dei pesi trasportati. Le stesse informazioni possono essere riportate, in modo più sintetico, anche sul montante della portiera della vettura lato guida o all’interno del cofano motore. Questi valori sono stabiliti dal costruttore del veicolo e devono essere rispettati scrupolosamente per ottimizzare le prestazioni dei pneumatici e del veicolo stesso. Una pressione diversa da quella prescritta dal costruttore rappresenta una potenziale alterazione delle caratteristiche costruttive e prestazionali del veicolo, quindi un possibile pericolo per la sicurezza stradale.

La pressione degli pneumatici incide su consumi della vettura? Il controllo visivo dello stato degli pneumatici e il loro gonfiaggio sono operazioni che vengono generalmente offerte gratuitamente dai rivenditori specialisti sparsi su tutto il territorio italiano oppure dai benzinai (nel nord Italia costa 1 o 2 euro). La vettura che circola con pneumatici sgonfi, mediamente, consuma il 15% in più di carburante. Che significa inquinare del 15% in più in termini di Co2 e polveri sottili.In sotto-gonfiaggio porta ad una usura anomala e più precoce del pneumatico che, inevitabilmente, necessiterà di essere sostituito prima del suo tempo ottimale di vita.Gonfiare le gomme significa dunque sicurezza stradale, ma anche risparmio di carburante e durata ottimale dei pneumatici con conseguenti vantaggi per l’ambiente.

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