Nuova Classe C: … e le stelle stanno a guardare!

Scomodiamo il grande Archibald Cronin, autore del celeberrimo romanzo pubblicato nel 1935, per presentare la nuova Classe C, best seller di casa Mercedes che, nell’era dell’elettrificazione, non sta certamente a… guardare!

Grazie alla trazione mild hybrid con tecnica a 48 volt, all’alternatore-starter integrato e alla tecnologia ibrida plug-in, la nuova Classe C è la prima gamma di Mercedes-Benz ad essere completamente elettrificata. Il sistema batterie ad alta efficienza offre all’auto ibrida plug-in un’autonomia elettrica di quasi 100 chilometri (WLTP[1]), un valore finora mai raggiunto in questa categoria. Al contempo fissa parametri di riferimento in tema di sostenibilità. E dal momento che Classe C è una delle serie di maggior successo di Mercedes-Benz, questa elettrificazione sistematica avrà effetti notevoli sull’impronta di CO2.

Debutto contemporaneo per le versioni Berlina e Station Wagon che possono essere ordinate dal 30 marzo e arriveranno nelle concessionarie la prossima estate. Sei le versioni disponibili per il mercato italiano: Business, Sport, Premium, Sport Plus, Premium Plus e Premium Pro.

Design: piace soprattutto il cofano. A prima vista (online, ovviamente) il cofano del motore, dotato di powerdome, sembra la parte più bella della vettura. Il parabrezza e il vano passeggeri sono spostati verso la parte posteriore, secondo il design “cab backward” che identifica questo tipo di proporzioni classiche. La mascherina del radiatore tipica del marchio distingue il frontale. Tutti i modelli presentano una Stella centrale, mentre la finitura e il carattere della mascherina si differenziano nei dettagli: il modello base, ad esempio, ha una Stella centrale con lamelle, mentre nell’estetica AVANTGARDE le lamelle sono arricchite da elementi decorativi e la mascherina del radiatore è impreziosita da una cornice cromata

Nella vista laterale le superfici scolpite creano particolari giochi di luce. Le linee sono state invece ridotte al minimo, facendo risaltare maggiormente quella delle spalle. Nella Station Wagon il design del tetto, combinato con il lunotto inclinato, ne accentua la sportività senza limitare la funzionalità. Ulteriori elementi a sottolineare la sportività degli esterni sono la carreggiata ampia e le ruote montate a filo con i passaruota (nel formato da 17 a 19 pollici) dal design moderno.

La coda ha la forma tipica delle berline Mercedes-Benz. Colpiscono al primo sguardo le luci posteriori raffinate dal design inconfondibile, sia di giorno che di notte. Nella Berlina, per la prima volta su una Classe C, le luci sono sdoppiate e le funzioni d’illuminazione sono suddivise tra le luci sulla fiancata e quelle sul cofano. Anche la precisa ripartizione interna testimonia la grande attenzione per i dettagli. Gli elementi decorativi sul paraurti posteriore, o specifici delle versioni di equipaggiamento, completano con eleganza l’aspetto della coda. Tre nuove verniciature – blu spettrale, argento high-tech e bianco opalite – completano la gamma di tonalità disponibili.

Che bello l’abitacolo. La grandissima sorpresa è l’abitacolo diventato ancor più salotto di prima, contraddistinto da una forte sensazione di lusso e eleganza e impreziosito da ottimi materiali (non è la Classe S ma poco ci manca). La plancia portastrumenti è suddivisa in una parte superiore e una inferiore: un profilo alare con nuove bocchette tonde appiattite che ricordano le turbine di un aereo e una ricca superficie che ospita gli elementi decorativi e che dalla consolle centrale sale nella plancia portastrumenti senza soluzione di continuità. L’orientamento della plancia verso il guidatore comunica sportività: plancia portastrumenti e display centrale, infatti, sono ruotati di sei gradi in direzione del volante.

L’area del guidatore ospita uno schermo LCD ad alta risoluzione che sembra essere sospeso davanti al profilo alare e al piano degli elementi decorativi. In questo modo il display del guidatore si discosta dalla plancia di tipo tradizionale, con classici strumenti circolari. In Italia lo schermo di serie è da 12,3 pollici (31,2 cm).

Anche nel display centrale il cambio di paradigma verso il digitale è evidente: le funzioni della vettura sono gestibili con il touchscreen. Il suo formato verticale offre notevoli vantaggi, soprattutto per la navigazione. Anche il touchscreen sembra essere sospeso sopra il piano degli elementi decorativi. Così come la plancia portastrumenti anche la superficie dello schermo è leggermente orientata verso il guidatore. Il display centrale presenta di serie una diagonale dello schermo di da 11,9 pollici o 30,2 cm, ed è di serie per tutte le versioni.

Una modanatura cromata suddivide la consolle centrale in una sezione posteriore con morbida fodera interna per il bracciolo e una sezione anteriore in nero lucido. Da questa superficie tridimensionale si erge senza soluzione di continuità e senza fughe il display centrale che sembra sospeso. Il display del guidatore e quello centrale offrono un’esperienza estetica globale. L’aspetto degli schermi può essere personalizzato con tre stili di visualizzazione (essenziale, sportivo, classico) e tre modalità (Navigazione, Assistenza, Servizio). Nello stile sportivo, ad esempio, domina la tonalità rossa, con il contagiri centrale dall’aspetto dinamico.

MBUX di ultimissima generazione. Come sulla nuova Classe S, anche Classe C adotta la seconda generazione di MBUX (Mercedes-Benz User Experience). Un significativo passo avanti è stato compiuto sia nell’hardware che nel software per rendere l’abitacolo ancora più digitale e intelligente: sugli schermi LCD brillanti visualizzazioni agevolano il comando delle funzioni Comfort e della vettura.

La gamma di motori. Comprende esclusivamente propulsori a quattro cilindri tratti dall’attuale famiglia di modelli modulari di Mercedes-Benz denominata FAME (Family of Modular Engines). Sia i motori diesel sia quelli a ciclo Otto dispongono per la prima volta, oltre che della sovralimentazione con turbocompressore a gas di scarico, anche di un supporto intelligente nella gamma di regime bassa con un alternatore-starter integrato (ISG) per la trazione mild hybrid di seconda generazione.

Primo diesel con alternatore-starter integrato. Gli interventi finalizzati a migliorare ulteriormente l’efficienza hanno prodotto il nuovo OM 654 M con alternatore-starter integrato (ISG) di seconda generazione. In questo modo l’auto dispone di una rete di bordo parziale a 48 V. Grazie al recupero di energia e alla possibilità di “veleggiare” a motore spento, quest’ultimo diventa ancora più efficiente. Oltre all’elettrificazione, che comprende anche l’impiego di un compressore elettrico del fluido refrigerante per il climatizzatore, le modifiche più importanti che permettono di ottenere una potenza massima di 195 kW e 15 kW di effetto boost aggiuntivi sono le seguenti:nuovo albero motore, che porta la corsa a 94,3 mm e la cilindrata a 1.992 cm3 (rispetto ai 92,3 e ai 1.950 precedenti);aumento della pressione di iniezione a 2.700 bar (rispetto ai 2.500 precedenti);risposta molto rapida ed erogazione di potenza uniforme grazie a due turbocompressori a gas di scarico raffreddati ad acqua, ora dotati entrambi di turbina a geometria variabile;canale di raffreddamento nei pistoni in acciaio riempito di sodio, in modo da ridurre ancora meglio i picchi di temperatura nell’incavo dei pistoni.

Ci sono anche i motori a quattro cilindri a benzina con ISG di seconda generazione. A bordo della nuova Classe C debutta un motore a benzina a quattro cilindri (M 254) dotato di alternatore-starter integrato (ISG) di seconda generazione con potenza supplementare massima di 15 kW e coppia supplementare massima di 200 Nm. Grazie al recupero di energia e alla possibilità di ricorrere alla modalità “sailing” in fase di rilascio a motore spento, il modello a benzina risulta molto efficiente. Per la prima volta Mercedes-Benz ha riunito in un unico gruppo propulsore, il modello M 254, tutte le innovazioni della gamma modulare di motori benzina e diesel a quattro e a sei cilindri. Tra queste figurano il rivestimento dei cilindri NANOSLIDE®, la tecnologia CONICSHAPE® (“levigatura a campana” dei cilindri) e il post-trattamento dei gas di scarico direttamente sul motore.

Cambio: il 9G-TRONIC diventa ora di serie. Il cambio 9G-TRONIC è stato rielaborato per adattarsi all’ISG e trova impiego in tutti i modelli di Classe C. Il motore elettrico, l’elettronica di potenza e il radiatore del cambio sono all’interno o in prossimità del cambio. Oltre alla potenza di calcolo maggiore, è stato anche possibile diminuire drasticamente il numero di interfacce elettriche e ridurre del 30% il peso del sistema di gestione del cambio, sempre rispetto al modello precedente.

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