IL RANGER SI FA “IN 3”

3 ANIME DISTINTE: PER LE PERFORMANCE IL RAPTOR, PIU’ CHIC LO STORMTRAK, PER IL LAVORO IL WOLFTRAK

“Anche in Italia, un Pick-up venduto su due, ormai è un Ranger”, ce lo dice, con orgoglio, Monica Mecacci, responsabile dell’ufficio comunicazione Ford Italia. Questo fortunato Pick-up, nonostante l’assurda normativa (speriamo duri ancora per poco), che costringe gli appassionati di questo tipo di mezzi (sempre in crescita) ad un’immatricolazione “N1”, va alla grande e, nell’attesa della nuova generazione, prevista per il prossimo anno, la Ford ha messo in essere tre nuovi allestimenti. Si tratta di 3 nuove versioni, che estremizzano le diverse anime del Ranger: super performante la Raptor Special Edition, raffinata la Stormtrak, per il lavoro duro la Wolftrak. Prima di procedere, torniamo “A bomba” sul discorso immatricolazioni. Il problema è che, soprattutto nei giorni festivi, non si potrebbero portare passeggeri a bordo, a meno non siano lavoratori della propria azienda, pena una multa (circa 80 euro) e, soprattutto, il mancato riconoscimento, da parte di alcune assicurazioni, della rispettiva copertura. Tutte cose, comunque, risolvibili: se si fa ricorso contro la multa, in genere si vince e, per quanto riguarda la copertura assicurativa, basta introdurre una clausola specifica da una cinquantina di euro. Tutti pronti, dunque, a saltare a bordo di un bel Pick-up. Iniziamo a parlare della versione più stilosa, la Stormtrak, derivata dalla base ranger XLT, dotata di cassone rivestito e copertura automatica elettrica. Il mezzo costa 45.000 euro (ovviamente più iva, trattandosi di un commerciale) ed è pensato per un’utenza, che lo vuole soprattutto per uso privato (sport ed altro) ed è molto ben rifinito. La tinta è un vistoso rosso metallizzato ed i cerchi sono neri da 18 pollici. La dotazione in terna comprende sedili in pelle premium, con logo Stormtrak, superfici impunturate di rosso e sistema d’infotainment Sync 3, su schermo touch da 8 pollici. Il motore è lo stesso del Raptor, di cui parleremo poi (213 Cv), accoppiato solo ad un automatico a 10 rapporti, di derivazione Mustang. La trazione è integrale inseribile, su base posteriore, con ridotte, blocco del differenziale posteriore, sistema di ritenuta della velocità in discesa e modalità di guida sportiva. Stesso assetto, ma con motore depotenziato da 170 Cv (monoturbo), il Wolftrak, destinato a chi cerca un puro mezzo da lavoro, duro ed infaticabile. Qui c’è l’opzione del cambio automatico ed i cerchi sono da 17 pollici, in nero opaco. La tinta della carrozzeria è un grigio, tipo “Lupo”. Internamente, al prezzo di 35.000 euro, troviamo, comunque il Sync3 con il tgouch da 8 pollici ed i sensori di parcheggio. La portata è di 1.0 tonnellate e la capacità di traino arriva a 3.500 kg. Eccoci arrivati a sua maestà il Raptor, un mezzo da “Baja”. Per i meno esperti, si tratta di un termine derivato da una competizione, ormai storica, della “Bassa California”, dove dei fuoristrada particolarmente potenti e preparati, si sfidano in allunghi pazzeschi e velocissimi su sconnesso. Il Raptor ha una luce libera da terra di ben 29 cm, il telaio è stato rinforzato e l’escursione delle sospensioni è cresciuta del 32% sull’avantreno, che monta speciali ammortizzatori Fox con stelo in Ergal e del 18% sul retrotreno, su uno schema Multilink. Il turbodiesel 2.0 cmc EcoBlue, lo stesso dello Stormtrak è un biturbo: a basso regime i due turbo funzionano insieme, poi ad alti regimi resta attivo solo quello più grosso a geometria variabile. La potenza arriva a 213 Cv, con 500 Nm di coppia massima, il cambio è sempre l’automatico a 10 rapporti, più ridotte. La trazione è regolabile sulle consuete 3 posizioni: posteriore, integrale con marce lunghe e 4×4 con ridotte, poi c’è il differenziale autobloccante posteriore (di tipo meccanico) ed il sistema di controllo della velocità in discesa. Svariate le modalità di guida: normal e sport per l’asfalto; erba/neve, fango/sabbia e roccia, per il fuoristrada; poi c’è il “Baja”, lo attivi e vai a tavoletta dappertutto. La Special Edition, che costa 57.000 euro, è disponibile in tre tinte (azzurro, grigio e bianco), constripes nere opache, bordate con linee rosse a contrasto, su: cofano, tetto e lati inferiori della carrozzeria. Molto più accessoriati e curati, anche gli interni, con sedili in pelle. Abbiamo provato queste tre bestiacce in condizioni davvero impegnative: tanto fango, pendenze estreme e twist esagerati. Non si trattava del solito test esageratamente addomesticato, ma di un tracciato davvero impegnativo, fattibile per pochissimi fuoristrada “Veri”, dove era facilissimo piantarsi. Tutte e tre le versioni sono risultate all’altezza della situazione. Certo, i 29 cm di luce libera da terra del Raptor, fanno la differenza ed anche il suo assetto fa la differenza, se ti butti a 150/170 km/h su uno sconnesso, che con un altro fuoristrada, ti farebbe volare via.

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