Mercato auto: a marzo -29% (primo trimestre -24,4%)

Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, a marzo 2022 il mercato italiano dell’auto ha totalizzato 119.497 immatricolazioni (-29,7%) contro le 169.886 unità registrate a marzo 2021. 

I volumi immatricolati nel primo trimestre del 2022 ammontano, così, a 338.258 unità, il 24,4% in meno rispetto ai volumi di gennaio-marzo 2021. 

Il preoccupante calo delle immatricolazioni è in buona parte imputabile all’attesa dell’attuazione delle misure di sostegno alla domanda annunciate dal DL Energia dello scorso 18 febbraio. Come dire: senza incentivi non si vende (o si vende poco, se preferite). A preoccupare è anche l’ultima bozza del decreto nella quale le misure di incentivazione sembrerebbero escludere il comparto delle vetture intestate a società, eccezion fatta per le società di car sharing che potrebbero, invece, fruirne. Se confermata, questa impostazione costituirebbe, a nostro avviso, una forte limitazione, trattandosi di un canale di vendita in grado di dare un contributo importante alla diffusione della mobilità elettrica (BEV e PHEV). 

Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, le autovetture a benzina vedono il mercato di marzo ridursi del 37,7%, con una quota di mercato del 27,7%, mentre le diesel calano del 40,5% rispetto al terzo mese del 2021, con una quota del 20,4%. Nei primi tre mesi del 2022, le immatricolazioni di auto a benzina si riducono del 38,1% e quelle del diesel del 39,2%. 

Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 51,9% del mercato di marzo 2022, in calo del 18,2% nel mese e del 4,5% nel trimestre, con una quota di mercato del 52,6%. Leautovetture elettrificate rappresentano il 41,5% del mercato di marzo, in flessione del 18,9%, mentre nei primi tre mesi del 2022 hanno una quota del 42,4% e calano del 4,3%. Tra queste, le ibride non ricaricabili calano del 18,6% nel mese e raggiungono il 31,3% di quota, risultando il tipo di alimentazione con la maggior quota da nove mesi consecutivi, e nel cumulato sono in diminuzione del 7%, rappresentando il 33,1% del totale. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili si riducono del 19,5% e rappresentano il 10,2% del mercato (+6,3% e 9,3% di quota nei primi tre mesi del 2022). Tra queste, le auto elettriche hanno una quota del 3,8% e diminuiscono del 38,8%, mentre le ibride plug-in si riducono dell’1,4% e rappresentano il 6,4% del totale. Infine, le autovetture a gas rappresentano il 10,5% dell’immatricolato di marzo, di cui il 9,4% è rappresentato da autovetture Gpl (+7,6%) e l’1,1% da autovetture a metano (-69,9%). Da inizio 2022, le autovetture Gpl risultano in crescita del 17,2% e quelle a metano in calo del 60,7%. 

Continuano le buone prestazioni di Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Fiat 500 ibride, che occupano, rispettivamente, primo, secondo e settimo posto nel segmento mild/full hybrid del mese. Tra le PHEV, Jeep Compass e Jeep Renegade sono i due modelli più venduti sia nel mese che nel cumulato, mentre Fiat 500 è il modello più venduto tra quelli elettrici da inizio 2022. 

In riferimento al mercato per segmenti, nel mese di marzo le autovetture utilitarie e super utilitarie rappresentano il 36,1% del mercato, in calo del 33,4%. Il modello più venduto è sempre Fiat Panda, con Citroen C3 che occupa la seconda posizione e Lancia Ypsilon la terza. Le auto dei segmenti medi hanno una quota di mercato del 9,6% a marzo e il loro mercato si riduce del 43% rispetto al terzo mese del 2021. 

SUV hanno una quota di mercato pari al 50,2% nel mese, in calo del 24,8%. Nel dettaglio, i SUV piccoli rappresentano il 24,4% del mercato del mese (-27,7% rispetto a marzo 2021), i SUV compatti il 18,9% (-25,2%) e i SUV medi il 5,4%, (-10,7%), mentre le vendite di SUV grandi sono l’1,5% del totale (-12%). Un SUV venduto su quattro è di un brand del Gruppo Stellantis.

I monovolumi e multi-spazio rappresentano il 2,5% del mercato di marzo e si riducono del 23,9% rispetto a marzo 2021. 

Da inizio 2022, utilitarie e super utilitarie hanno una quota del 36,9% (-31,1% rispetto al primo trimestre 2021), le medie del 9,5% (-34,7%), i SUV del 50,6% (-16,3%) e monovolumi e multi-spazio dell’1,8% (-31,6%). 

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