LA FORD INVESTE SULLE LFP

3,5 MILIARDI DI DOLLARI PER UN IMPIANTO NEL MICHIGAN

Il punto di svolta per l’elettrico, dovrebbe arrivare intorno al 2028, fino ad allora, si fanno solo tante chiacchere. Perché, inutile negarlo, l’attuale tecnologia delle batterie non consente ancora quella disinvolta disponibilità dell’auto, cui ci siamo abituati. Diverso è il discorso, per un utilizzo professionale e commerciale, caratterizzato da mezzi, che generalmente dormo in ricoveri privati, dove possono tranquillamente ricaricare durante la notte. Il 2028 dovrebbe essere l’anno di battesimo delle batterie ad elettroliti solidi, ma qualche passetto in avanti, molte aziende, cominciano comunque a farlo. Questo è il caso della Ford, che ha annunciato di voler investire 3,5 miliardi di dollari, per un impianto in Michigan, per la produzione di batterie LFP (litio-ferro-fosfato), da montare già entro l’anno (prima ancora dell’apertura dell’anzidetto stabilimento), sulla Mustang Mach-E, poi sulla F-150 Lightning e via via su tutta la gamma elettrica (auto e commerciali). Eccoci arrivati al dunque, cosa sono le batterie LFP. Non siamo ancora a livello di quelle ad elettroliti solidi, dove l’elettricità non viene più accumulata in un liquido a base di sale di litio, ma in uno strato di materiale per l’appunto solido, dalle 2 alle 3 volte più dense e più capaci, che offriranno innumerevoli vantaggi in tema di: dimensioni, capacità di ricarica e di stoccaggio. Già le LFP, però, fanno un passetto in avanti, anche se obiettivamente, almeno su carta, le normali unità al litio sembrerebbero mantenere una densità più elevata ed anche una tensione è più alta. Ora diamo uno sguardo ai vantaggi: primo tra tutti, una maggiore economicità di produzione, vista la quasi totale assenza di materiali rari e costosi, come il cadmio; hanno quasi “0” memoria da ricarica; sopportano un maggiore numero di ricariche; non prendono fuoco e non esplodono, in caso d’incidente o eccesso di surriscaldamento; sono prodotte con materiali poco inquinanti, quindi sono più ecologiche; sono molto più longeve.

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