L’ESPACE ARRIVA ALLA SESTA GENERAZIONE

VERSIONI A 5 O 7 POSTI ED UNICA LA MOTORIZZAZIONE E-TECH DA 200 CV

Bisogna tornare al 1983, per ricordare la prima, avveniristica versione dell’Espace, che inaugurava l’era dei “Monovolume”, ma tutto passa, tutto si trasforma e anche questa sesta generazione di Espace ha strizzato l’occhio all’universo Suv. Una metamorfosi sottolineata dalle linee, ma anche da una buona altezza da terra, di 18 cm. Due gli allestimenti proposti, senza aggiunta di prezzo: a 5 o 7 posti, che si giocano sulle classiche 3 file di sedili. Realizzata sulla piattaforma CMF-CD dell’alleanza, quest’ultima declinazione dell’Espace perde 14 cm di lunghezza, per un totale di 4.72 metri e perde anche 215 kg di peso. Un salotto su ruote, con una plancia all’ultimo grido: due display collegati, uno orizzontale da 12,3” e quello classico verticale da 12”, non manca un generoso head-up display da 9,3” (optional), poi c’è il volante con i paddles, che da brava ibrida, servono per selezionare la frenata rigenerativa. Infatti, l’unica motorizzazione disponibile, ricalca gli schemi dell’ibrido Renault E-Tech, con qualche aggiustamento. In questo caso parliamo di 200 Cv e 410 Nm di coppia, totali: il termico è affidato ad un 3 cilindri turbo di 1.2 litri, da 130 Cv; uno primo elettrico da 70 Cv, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 2 kWh/400V, alloggiata al centro del veicolo, è utilizzato per la trazione elettrica; l’altro, come su tutti i derivati E-Tech di Renault, è uno starter ad alta tensione, utilizzato anche per il cambio marce (prima e seconda sono solo elettriche, le altre 4 vanno con il termico). La ricarica della batteria avviene anche in decelerazione e frenata e, in città, si viaggia in elettrico fino all’80% del tempo, il che dovrebbe consentire un risparmio carburante del 40%. Questa sesta generazione non snatura i suoi connotati di grande viaggiatrice e, come tale, vanta una notevole capacità di carico: 39 litri, solo di vani interni ed un bagagliaio, che secondo posizionamento dei sedili, va dai 159 ai 1.818 litri, con portellone posteriore motorizzato “Hand free”. Aumenta a 2,48 metri, fino alla terza fila di sedili, lo spazio abitabile: 321 mm per le ginocchia dei passeggeri della seconda fila, con la possibilità di reclinare gli schienali fino a 31°; 128 mm per i due posti della terza fila (sempre alle ginocchia); accesso garantito dai sedili della seconda fila, che possono scorrere di 260 mm. Come optional, c’è uno dei tetti più grandi della categoria, più di un metro quadrato, con un vetro che blocca i raggi ultravioletti. Gli Adas, tra sicurezza, guida e parcheggio, sono 32, per una guida assistita di II livello ed il sistema a 4 ruote sterzanti, unitamente alla lunghezza contenuta, conferisce a questo mezzo lo stesso raggio di sterzata della Clio: 10,4 metri. Il 4Control Advanced, a bassa velocità, muove le ruote posteriori in senso opposto alle anteriori, per facilitare le manovre, fino a 5°, oltre i 50 km/h le manda in parallelo con le anteriori fino ad 1°. Tre gli allestimenti: Techno, la base, che sul posteriore monta un sistema a ponte semirigido; Iconic, il più dotato ed Alpine, il più sportivo, che montano un sistema multilink a 5 bracci (l’Alpine si distingue per la griglia anteriore a nido d’ape). Interessante il sistema di “Guida ibrida predittiva”, che si regola anche in base ai successivi 7 chilometri, rilevati dalla mappatura.

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