REANULT “RAFALE”: DAL CIELO ALLA STRADA

IL PROSSIMO ANNO ARRIVA LA E-TECH DA 200 CV, POI LA 4X4 PLUG-IN DA 300 CV

Un nome importante, per questo grosso Suv coupè, con cui la Renault vuole dare l’assalto al segmento “D”. Ormai, d’altronde, è sulla bocca di tutti i costruttori: i profitti si fanno soprattutto con le auto importanti. Nessuna sorpresa, quindi, se la casa della losanga si sia buttata a testa bassa in questo redditizio spicchio di mercato, con un bel prodotto, che porta il nome di un glorioso aereo. Il monoposto, Caudron Renault Rafale, spinto da un motore Renault di 6,5 litri, con elica a passo variabile, da 140 Cv, nel 1934 toccò i 445 km/h. Tornando a noi, Gilles Vidal, nuovo capo del Design Renault, ha voluto dare un look abbastanza innovativo, a questa sua creatura, un look sospeso tra cielo e terra, con un lungo cofano orizzontale, una nuova calandra, con nuova firma luminosa e tanti muscoli, con spalle pronunciate. Dimensioni importanti, dunque (quasi le stesse dell’Espace), spalmate sulla piattaforma CMF-CD dell’alleanza: 4,71 metri di lunghezza, 1,86 metri di larghezza, con un enorme spazio per i passeggeri posteriori ed un bagagliaio che, a sedili su, offre già 530 dm3. Gli interni, con interfaccia facilitato dal sistema OpenR, sono super tecnologici, direttamente mediati da quelli della Megane E-tech: strumentazione racchiusa in un display digitale da 12,3”, con un grosso head-up display e poi lo schermo centrale touch da 12 pollici. Supertecnologico anche il tettone Solarbray: 1.470 x 1.117 mm, dotato di una tecnologia in grado di opacizzare il vetro, tramite comando vocale, su quattro posizioni (trasparente, opaco, trasparente davanti e opaco dietro e viceversa). La prima versione ad arrivare, la prossima primavera, è la Full-Hybrid E-tech, poi sarà la volta di una plug-in, 4×4, da 300 Cv. La motorizzazione la conosciamo bene, frutto di oltre 150 brevetti, per 200 Cv totali: termico benzina 3 cilindri turbo di 1.2 litri da 130 Cv, abbinato due elettrici, uno da 70 Cv, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 2 kWh/400V, utilizzato per la trazione elettrica, l’altro, come su tutti i derivati E-Tech di Renault, è uno starter ad alta tensione da 25 Cv, utilizzato per il cambio marce (prima e seconda sono solo elettriche, le altre 4 vanno con il termico). La ricarica della batteria avviene anche in decelerazione e ci sono 4 livelli di frenata rigenerativa. In città, si dovrebbe arrivare a viaggiare in elettrico fino all’80% del tempo, il che dovrebbe consentire un risparmio carburante del 40%. Lo schema dell’assetto è di tipo multilink, lo sterzo ha un rapporto di trasmissione molto diretto e non manca il sistema a quattro ruote sterzanti 4Control, coadiuvato dall’ultima evoluzione del Motion Control (VMC 2): fino a 50 km/h, le ruote posteriori girano in senso opposto alle anteriori (fino a 5°); oltre i 50 km/h vanno in parallelo, il che conferisce all’auto un raggio di curva davvero notevole, di 10,4 metri, identico a quello della Clio.

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