Codice della strada: Coyote spiega come procede il disegno di legge

Il nuovo codice della strada non è ancora legge, l’iter parlamentare prevede anche il passaggio al senato, in questi giorni. Si arriverà forse a dicembre 2023 o gennaio 2024 salvo emendamenti previsti che allungano l’entrata in vigore della nuova legge.

Alcuni Importanti ed evidenti provvedimenti che potrebbero partire poi subito una volta entrata in vigore la nuova legge sono ad esempio il prolungare per i neopatentati l’utilizzo di vetture di bassa cilindrata da un anno, attuale, fino a tre anni. Questo perché una buona parte degli incidenti che avvengono sulle strade rileva alla guida dei giovani sotto i 25 anni.

“Nell’ultimo anno è aumentato dell’11% il tasso di incidentalità e tale tasso ha anche un costo sociale altissimo: 1.600.000€ per incidente – spiega Maurizio Izzo, Country Manager Coyote Italia – Questo costo ha un’incidenza a livello economico sul sistema perché composto da fattori quali i ripristini autostradali, i soccorsi medici oltre ai supporti psicologici post incidente, un calo di produttività dei familiari che hanno subito un lutto e perso un proprio caro, e così via”.

Izzo, inoltre, evidenzia il fatto di come sia molto più dispendioso dover porre rimedio alle conseguenze di un incidente stradale rispetto al reale importo incassato dai comuni per le multe autovelox. 

Questo nuovo disegno di legge non ha l’obiettivo di impoverire le tasche dei cittadini, ma quello di regolamentare al meglio la sicurezza sulle nostre strade prevedendo alcune importanti modifiche anche relative ad esempio all’omologazione degli autovelox. Secondo quanto stabilito a seguito dei numerosi interventi della Cassazione, oggi sappiamo che tutti gli autovelox devono sempre essere segnalati prima con apposito cartello, sia che si tratti di apparecchi fissi che di apparecchi mobili, usati dalle Forze dell’Ordine. In realtà sono diversi i casi in cui il controllo elettronico della velocità risulta essere illegittimo. Per quanto riguarda gli autovelox Italia è in corso una sorta di braccio di ferro tra giudici di pace e politica. Secondo i primi gli apparecchi di rilevamento istantaneo della velocità di marcia devono essere omologati, come previsto peraltro dall’articolo 142 CdS. Di contro il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sostiene che in mancanza di un decreto che fissi caratteristiche, modalità costruttive e procedura di omologazione dei dispositivi, si debba procedere con la loro semplice approvazione, come previsto dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice, affinché il verbale sia da ritenersi valido.

L’omologazione è prevista dall’articolo142 del codice della strada, però purtroppo in Italia la maggior parte dei dispositivi non sono omologati e le multe vengono contestate. I ricorsi si vincono proprio perché l’apparecchio non è omologato ma solo approvato. Il Governo, con questo nuovo disegno di legge, sta lavorando per regolamentare questi dispositivi rendendoli legali temporaneamente prima di farli omologare.

Come fare ricorso su multe da autovelox? Sulla multa si trova il modello dell’apparecchio

che ha rilevato la contravvenzione e si può verificare se sia o meno omologato. Nella maggior parte dei casi non lo è perciò è molto facile vincere il ricorso Milano. In Italia sono presenti 15.000 autovelox prevalentemente al Nord, e il nostro è al terzo posto al mondo con presenza di Autovelox.

La maggior parte degli incidenti oggi sulle strade sono dovuti a diversi fattori come la distrazione (cellulare o altri dispositivi), il non rispetto dei limiti di velocità I limiti di velocità non dipendono dal codice della strada, sono gli enti preposti alla strada che regolano la strada adattando il limite alla quotidianità del luogo (es strade di provincia, e comuni). Ci saranno perciò degli inasprimenti per la violazione dei limiti di velocità da 10 a 40 km orari nei centri abitati che porterà alla sospensione breve e provvisoria della patente a seconda del punteggio che ogni cittadino ha sulla propria patente. Alcuni esempi: 7 gg di sospensione per chi ha fra 10 e 19 punti, 15 gg per chi ha

meno di 10 punti residui.

Le sanzioni della nuova normativa più importanti inoltre potranno essere quelle relative al comportamento dell’automobilista nell’utilizzo di qualsiasi dispositivo o altro oggetto che allontani le mani dal volante. Più comunemente si parla del cellulare, ma anche se per caso si impegnano le mani distraendosi dalla guida e incorrendo più frequentemente in incidenti. Modificare il codice stradale oggi significa arrivare a dare maggiore sicurezza agli automobilisti regolamentandone alcuni comportamenti che possono essere causa di tantissimi incidenti. COYOTE sostiene il nuovo disegno di legge perché da sempre si fa promotore della sicurezza stradale ed è ormai da anni partner affidabile per gli automobilisti alla guida grazie alle tantissime allerte che avvisano in tempo reale sulle condizioni del traffico, incidenti, lavori in corso, segnalazione dei limiti di velocità da tenere sui tratti stradali percorsi.

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