Auto nuove: quale marca di auto scegliere?

Sapete qual è, dopo l’estetica, il motivo principale per l’acquisto di una vettura nuova? L’affidabilità. Quali sono le macchine che vedono pochissimo il meccanico? Altroconsumo ha chiesto a 30 mila automobilisti di nove Paesi europei di raccontare i pregi e i difetti delle loro vetture. Il risultato? Ai vertici della classifica si confermano i brand giapponesi…

È indubbio che l’acquisto di un’automobile sia una scelta importante, che incrocia molti aspetti, ma è altrettanto evidente che tra questi il peso maggiore spetta alle esigenze pratiche e in second’ordine alle aspirazioni ideali. Lo dimostra la nostra indagine europea nel corso della quale Altroconsumo ha intervistato, tramite un questionario, oltre 30mila automobilisti di ben nove Paesi (Italia, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Spagna).

Quando si decide di acquistare un’auto, il criterio che stravince su tutti gli altri è l’affidabilità, elemento segnalato come preminente dal 38% degli intervistati, i quali vogliono evidentemente tenere lontani i guasti, le spese di riparazione e gli appuntamenti dal meccanico. Al secondo posto – come è facile indovinare – c’è il prezzo, ritenuto prioritario per la scelta dal 14% dei rispondenti, anche se ovviamente resta un fattore rilevante per chiunque. Le esigenze personali e familiari risultano invece essenziali nella scelta del modello di auto per il 10% del campione.

Come misurare l’affidabilità. Una cosa però è la percezione di affidabilità in fase di acquisto, un’altra è la verifica dell’affidabilità sul campo e nel tempo. Ecco perché agli automobilisti sono stati chiesti dettagli sulla loro auto (marca, modello, età…), quando l’hanno acquistata, quanti chilometri ha percorso, per quale genere di guasti si sono dovuti rivolgere a un meccanico (e se l’hanno dovuto fare mentre era in garanzia e/o dopo che questa era scaduta), i costi delle riparazioni e molto altro ancora. Le risposte, che quindi si basano su elementi oggettivi, sono state tradotte in un indice di affidabilità, espresso in una scala da 0 a 100.

Le auto giapponesi in testa. La parte più alta della classifica sull’affidabilità è occupata da quattro case automobilistiche giapponesi, prima tra tutte Lexus, brand di lusso di proprietà Toyota. Affidabilità sembra fare rima con Sol Levante, dal momento che le marche giapponesi occupano ben otto delle prime undici posizioni in classifica. Spezzano questa catena nipponica la spagnola Cupra (quinta), la sudcoreana Kia (sesta) e la Smart (settima). A seguire Honda, Mitsubishi, Nissan e Mazda

Va annoverata tra le più alte in generale anche l’affidabilità dei marchi tedeschi quali Mini, Bmw, Porsche, Audi, Mercedes-Benz, le cui automobili non sono comunque per tutte le tasche. Per incontrare il primo marchio targato Italia, cioè Fiat, bisogna scorrere la classifica fino alla ventitreesima posizione. Alfa Romeo e Lancia sono rispettivamente al venticinquesimo e al ventinovesimo posto. Va precisato che nonostante le differenziazioni in classifica, tutte le marche raggiungono un giudizio ottimo in affidabilità (da 80 in su). Solo due – Opel e Land Rover – restano sotto tale livello, meritandosi comunque un “buono”. 

Quali sono i guasti più comuni? Al primo posto troviamo i problemi riguardanti le componenti elettriche della vettura (fari, fusibili, spie di controllo, chiusura centralizzata, tergicristalli…), che affliggono in misura superiore alla media le auto Alfa Romeo, Dacia, Fiat, Opel, Renault e Skoda

Il secondo posto di questa infausta classifica è occupato dai guasti al sistema frenante, riguardanti più di altri i modelli usciti dalle case automobilistiche Citroën, Ford, Lancia, Mazda, Opel, Skoda, Volkswagen e Volvo. 

Seguono poi i problemi legati alla combustione del motore (testate dei cilindri, guarnizioni della testata, valvole…), di cui soffrono in particolare Citroën, Land Rover, Opel e Peugeot

Un fatto che salta agli occhi è che il 23% delle auto ha avuto guasti e problemi nei primi due anni di vita, un periodo per fortuna coperto dalla garanzia. 

Quanto soddisfa la propria auto? In generale si può dire che gli automobilisti sono molto soddisfatti della propria vettura, tant’è che tutte le marche, tranne una – Land Rover, il cui giudizio resta tuttavia buono –, sono valutate ottimamente (da 75 punti in su). 

Nella classifica di soddisfazione eccelle la casa automobilistica Tesla (punteggio 93), sospinta verso la vetta dall’apprezzamento delle notevoli prestazioni dei suoi modelli elettrici. In particolare, la generazione più recente del modello Tesla Y ottiene un punteggio altissimo per la soddisfazione (92) e addirittura vertiginoso per l’affidabilità (99).

Marche di auto: quanto si spende dal meccanico

Agli automobilisti italiani Altroconsumo ha chiesto di svelare quanto hanno dovuto sborsare all’officina, negli ultimi dodici mesi, per la manutenzione ordinaria della loro vettura. Come prevedibile, sono le marche più di lusso quelle che in genere richiedono una spesa maggiore, prime fra tutte Mercedes-Benz e Audi con 450 euro l’anno. Le auto con costi di manutenzione minori sono quelle di Lancia (200 euro) e Dacia (240 euro).

L’inchiesta di Altroconsumo. L’indagine si è svolta tra maggio e luglio 2023 attraverso un questionario online univoco (al quale, cioè, non era possibile rispondere più di una volta), interpellando gli automobilisti di nove Paesi europei: Italia, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Spagna. In totale sono state raccolte circa 30 mila risposte valide; i rispondenti avevano la possibilità di valutare fino a due auto in loro possesso, purché la loro immatricolazione non fosse inferiore a sei mesi e superiore a 12 anni.

L’indice di soddisfazione – sia quello relativo alle auto sia quello concernente le officine autorizzate dalla marca – è dato dalla media dei voti (da 1 a 10) moltiplicata per 10. 

L’indice di affidabilità tiene conto di molteplici parametri: numero e gravità dei problemi avuti dall’auto nel corso della sua vita, numero di chilometri percorsi, età dell’auto stessa e Paese di provenienza. I punteggi sono riportati su una scala che ha come valore massimo 100. 

Per la spesa media nelle autofficine autorizzate dalla marca, agli automobilisti è stato chiesto di indicare il costo dell’ultima manutenzione ordinaria sostenuta in assenza di guasti.

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