ID BUZZ: UN T1 IN CHIAVE ELETTRICA

DISPONIBILE ANCHE IN VERSIONE CARGO

La Volkswagen ha rivisto, in chiave “0” emissioni, uno dei suoi mezzi più iconici, dopo il maggiolino. Nel 1951, il modello “T” a 23 vetri, veniva esportato negli Usa, dove diveniva una vera icona, per amanti del surf e dei viaggi. Oggi, lo stesso stile, con sbalzi cortissimi e seduta anteriore avanzata, la ritroviamo sull’ID Buzz, disponibile, da subito, anche in versione cargo. Si tratta di un elettrico puro, realizzato sulla base della piattaforma MEB: la prima gamma di van e furgoni, della casa tedesca, prodotta e consegnata, con garanzia di emissioni “0”. Le dimensioni sono caratterizzate da un passo notevole, di 2.988 mm, per una lunghezza di 4.712 mm (arriverà anche una versione più grande, a passo lungo). La van, per trasporto passeggeri è realizzata stile lounge e, al momento, è disponibile solo in configurazione a 5 posti (arriveranno anche versioni a 6 e 7 posti), con bagagliaio che va dai 1.121 ai 2.205 litri. Il cargo, invece, ha solo 3 posti anteriori ed una paratia di separazione con il vano posteriore, capace di caricare 3,9 m3 (carica 2 europallet, per un massimo di 650 kg). La trazione è posteriore e la motorizzazione è affidata ad un elettrico da 150 kW, integrato nell’asse posteriore, per una velocità massima di 145 km/h, con 310 Nm di coppia massima. La batteria è agli ioni di litio, da 77 kWh netti, a 12 moduli e, anche se non ci sono, al momento, dati sull’autonomia, ne possiamo stimare, fin da subito, almeno intorno ai 300 km. L’ID Buzz ricarica fino ad 11 kW in alternata e fino a 170 kW, su strutture a corrente continua, dove è possibile portare la batteria dal 5 all’80% in soli 30 minuti. Ci saranno a disposizione molti tipi di wallbox e convenzioni con numerosi operatori di settore (al momento: Ionity, Aral, bp, Enel, EON, Iberdrola ed Eviny), con sistemi in grado d’interfacciarsi direttamente, al momento dell’inserimento della spina ed iniziare subito a caricare, con scambio di dati ed informazioni, totalmente automatico. Il sistema, consente anche di immettere nella rete domestica (Vehicle to Home) la corrente in eccesso.

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